RIPARTIZIONE SPESE CONDOMINIALI

La Legge 27-07-1978, n. 392. Art. 9 - Oneri accessori - dice che:
"Sono interamente a carico del conduttore, salvo patto contrario, le spese relative al servizio di pulizia, al funzionamento e all'ordinaria manutenzione dell'ascensore, alla fornitura dell'acqua, dell'energia elettrica, del riscaldamento e del condizionamento dell'aria, allo spurgo dei pozzi neri e delle latrine, nonché alla fornitura di altri servizi comuni.
Le spese per il servizio di portineria sono a carico del conduttore nella misura del 90 per cento, salvo che le parti abbiano convenuto una misura inferiore.
Il pagamento deve avvenire entro due mesi dalla richiesta. Prima di effettuare il pagamento il conduttore ha diritto di ottenere l'indicazione specifica delle spese di cui ai commi precedenti con la menzione dei criteri di ripartizione. Il conduttore ha inoltre diritto di prendere visione dei documenti giustificativi delle spese effettuate.
Gli oneri di cui al primo comma addebitati dal locatore al conduttore devono intendersi corrispettivi di prestazioni accessorie a quella di locazione ai sensi e per gli effetti dell'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.
La disposizione di cui al quarto comma non si applica ove i servizi accessori al contratto di locazione forniti siano per loro particolare natura e caratteristiche riferibili a specifica attività imprenditoriale del locatore e configurino oggetto di un autonomo contratto di prestazione dei servizi stessi".
In generale, e sintetizzando, si può dire che:
- le spese di cosumo come luce, acqua, gas, ecc., sono a carico dell'inquilino;
- le spese per nuovi impianti (per esempio l'installazione di un'antenna parabolica o di un video citofono) sono a carico del proprietario;
- le spese di ordinaria manutenzione (tipo un rubinetto che perde) sono a carico dell'inquilino;
- le spese di straordinaria manutenzione sono a carico del proprietario.
Non sempre è semplice capire precisamente a carico di chi è una spesa, non essendoci una regola precisa in tal senso.

AFFITTARE CASA

Quando si vuole prendere in affitto una casa bisognerebbe avere un po’ di tempo a disposizione per valutare in modo approfondito cosa offre il mercato nella zona in cui si vuole andare ad abitare (come è ben risaputo, la fretta è sempre la peggiore delle consigliere).
La prima azione da farsi è capire il “prezzo medio” dei canoni d’affitto, leggendo le inserzioni nei vari giornalini di annunci immobiliari gratuitamente distribuiti e nei molti siti internet che si occupano di vendite o affitti di immobili e case. Questa ricerca darà un buon parametro in base al quale si potrà capire se un prezzo è fuori mercato (nella stessa zona e per la stessa tipologia di appartamento si riscontrano anche 100/120 Euro mensili di differenza al mese!) o se il prezzo è troppo basso (in questo caso potrebbe esserci una situazione poco limpida e quindi da analizzare approfonditamente).
Fatto ciò la seconda cosa da fare è decidere se rivolgersi ad un’agenzia immobiliare o se fare da soli. In entrambi i casi ci sono dei lati positivi e negativi da considerare.

Se ci si rivolge ad un’agenzia si risparmierà tempo perché si avrà la possibilità di valutare in pochi minuti più offerte e nel contempo si potrà disporre dei servizi e delle consulenze che l’agenzia offre per l’espletamento delle varie pratiche necessarie alla realizzazione del contratto di affitto ed eventualmente delle pratiche per l’intestazione delle utenze (acqua, luce, gas); per contro, per i servizi prestati l’agenzia richiederà una commissione che mediamente si aggira su un importo che corrisponde ad una mensilità del canone di affitto; inoltre, è bene tener presente che l’agente immobiliare che seguirà la pratica cercherà innanzitutto di curare i suoi interessi, che consistono nel buon esito della ricerca, perciò soventemente avviene che esercita una pressione psicologica nei confronti della persona che sta cercando casa per indurlo a concludere in tempi stretti; nel caso in cui ci si rivolga ad un agente immobiliare per affittare una casa, è bene tenere presente le seguenti regole:
- è opportuno verificare la professionalità dell’agente immobiliare; questo non significa che questa categoria è composta da persone imbroglione, però un agente regolarmente iscritto all’albo è sicuramente preferibile a chi opera senza le opportune autorizzazioni;
- mai firmare qualcosa senza prima averla letta attentamente; prima di sottoscrivere la proposta di locazione e il contratto d’affitto è bene farseli anticipare e controllarli con calma, magari con l’ausilio di qualche persona di fiducia che sia esperta in materia;
- una volta che un’agenzia immobiliare mostra una casa ad un cliente, la commissione è dovuta anche se si tenta di “scavalcarla” andando a concludere il contratto direttamente con il proprietario.

Se si opta per il fai da te, si ha sicuramente un risparmio di denaro, ma non di tempo, sia per la ricerca della casa, sia per informarsi su ciò che bisogna sapere per evitare problemi.

Una soluzione che si potrebbe tentare, se non si ha un bisogno immediato di prendere casa, è provare ad arrangiarsi; bisogna leggere gli annunci pubblicitari, si chiede a qualcuno se sa dove ci siano delle case in affitto (per esempio basta recarsi in un bar e chiedere al barista) e girare per le vie guardando se ci sono cartelli che segnalano una casa in affitto; se a lungo andare questo fai da te non produce risultati concreti, allora forse è il caso di prendere in considerazione l’agenzia immobiliare.

In un caso o nell’altro, quando si è in procinto di prendere casa in affitto è bene tenere presente i seguenti semplici accorgimenti:
- visitare più volte la casa, anche in compagnia di altre persone (parenti, amici) che possano dare consigli e notare alcune cose sulle quali non si è focalizzata l’attenzione; il proprietario dell’immobile e l’agente immobiliare cercheranno di sottolineare solamente gli aspetti positivi cercando di distrarre l’attenzione dell’interessato all’affitto da quelle che sono le lacune;
- prestare un occhio di riguardo non solo alla casa, ma anche a quanto la circonda (rumorosità dell’ambiente eterno, presenza di locali notturni o attività rumorose tipo fabbriche, i vicini come sono);
- un buon sistema per capire pregi e difetti di una casa è chiedere alle persone che già vi abitano se si tratta di un condominio oppure chiedete ai confinanti se si tratta di case singole;
- prestare molta attenzione agli spazi per capire se possono contenere i mobili che già si possiede (se non si vuole cambiarli) perché raramente accade che mobili presi per un’abitazione vadano bene per un’altra, soprattutto se si tratta di case nuove nelle quali gli spazi sono molto ridotti rispetto alle costruzioni di qualche anno fa;
- se si tratta di una casa usata bisogna esaminare attentamente lo stato degli impianti, delle finestre, dei pavimenti e di tutto quello che può essere soggetto a manutenzione perché quella straordinaria è a carico del proprietario ma quella ordinaria è a carico dell’inquilino;
- se si tratta di appartamento in un condominio è bene leggere attentamente il regolamento condominiale per capire se ci sono delle restrizioni ed è poi opportuno informarsi sulle spese condominiali, magari chiedendo direttamente all’amministratore condominiale perché su questo punto gli agenti immobiliari ed i proprietari sono alquanto evasivi fornendo cifre indicative che nella maggior parte dei casi sono molto inferiori a quanto effettivamente si dovrà spendere.